Recovery fund aziende agricole 2021 1,2 miliardi di euro

UE: 1,2 miliardi alle Aziende Agricole Italiane nel 2021

A disposizione delle Azienda Agricole Italiane 1,22 miliardi dal Recovery Fund

Dal 2021 l’Unione Europea metterà a disposizione 10 miliardi di euro del Recovery Fund: per le Aziende Agricole Italiane ci saranno a disposizione 1,22 miliardi di euro.

Il relatore per il Parlamento europeo della parte agricola Paolo De Castro afferma: “Si tratta di un’iniezione di liquidità senza precedenti oltre 8 miliardi di euro che si sommano a un anticipo di 2,6 miliardi dei fondi per lo Sviluppo rurale, disponibili già nel 2021 e 2022. E poi è solo il punto di partenza: questi fondi potranno essere cofinanziati con ulteriori risorse nazionali, moltiplicandoli fino a cinque volte”.

In accordo con gli obiettivi Green Deal, almeno il 55% dei fondi dovrà essere destinato a giovani e piccole imprese agricole. Saranno inoltre incentivati gli investimenti per lo sviluppo su:

  • agricoltura di precisione
  • digitalizzazione
  • modernizzazione dei macchinari
  • sicurezza sul lavoro
  • promozione delle filiere corte
  • energie rinnovabili
  • economia circolare

Per tutti questi investimenti, agricoltori e operatori agroalimentari potranno essere supportati al 75% delle spese sostenute, rispetto al 40% attuale. Per i giovani agricoltori gli aiuti per il primo insediamento passeranno dagli attuali 70.000 euro a massimali di 100.000 euro.

“Affinché la ripresa del settore possa contemperare sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha spiegato De Castro – almeno il 37% dei fondi sarà destinato a misure ad alto beneficio ambientale”.

Misure ad alto beneficio ambientale sono:

  • agricoltura biologica
  • riduzione delle emissioni agricole di gas serra
  • conservazione dei suoli
  • una migliore gestione idrica
  • benessere animale

“Questo accordo – conclude De Castro – è stato raggiunto in tempi brucianti grazie alla collaborazione con la Presidenza tedesca del Consiglio e vuole essere un gesto concreto di solidarietà verso un settore che, anche nelle fasi peggiori della pandemia, non ci ha mai abbandonato, mettendo a rischio la salute degli operatori pur di continuare a garantire che il cibo arrivi sulle nostre tavole”.

FONTE: Il Sole24Ore

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